Italiani solo su Pokerstars.it

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L̉ introduzione da parte dei Monopoli di Stato di una nuova normativa ha costretto i giocatori italiani di poker a trasferire le loro giocate dal sito PokerStars.com al PokerStars.it, ha annunciato la compagnia PokerStars.

La nuova normativa, vigente in Italia dal 29 luglio, ha introdotto molte limitazioni al gioco online. Per esempio i siti dovranno essere operanti in Italia ed ottenere la licenza dal AAMS. Le giocate saranno aperte solo ai contribuenti italiani, e l’unica forma di gioco permessa di poker sarà quella del torneo, anch’esso pre approvato in tempo reale dai Monopoli di Stato e con forti limitazioni sulla durata del tempo giocato e le puntate in denaro.

Gioco Digitale rispetto ad altri siti italiani concorrenti si trova avvantaggiata in questo momento di transizione ed offre ai sui clienti un trasferimento relativamente semplice dovute le circostanze legislative.

“Non abbiamo avuto scelta”, spiegano in un comunicato stampa, “La legge recentemente approvata dal Parlamento Italiano chiaramente prevede che solo siti autorizzati dal Monopoli di Stato possono offrire giochi di poker online con denaro, come il nostro PokerStars.it, e gli operatori che contravvengono questa ordinanza commettono una infrazione penale”.

La Pokerstars, é stata inoltre anche consigliata dallo stesso Governo Italiano di cessare di offrire alla clientela italiana i servizi della PokerStars.com dal 29 luglio, data di entrata in vigore della nuova legge, e la dirigenza della compagnia ha accettato la richiesta del governo italiano.

Dal 29 luglio i giocatori italiani non potranno effettuare le loro giocate sul sito della PokerStars.com ma, solo sul sito italiano PokerStars.it, e dovranno trasferire il loro conto se già non l’hanno effettuato in precedenza.

Non é ancora possibile quantificare la perdita in liquidità che il sito PokerStars.com subirà una volta che i giocatori italiani saranno privati della possibilità di giocare online, ne si é certi se la legislazione italiana, benché approvata dall’UE, non violi la libertà di scambio di merci e servizi tra stati membri. Di primo acchito sembra che i migliori giocatori italiani saranno impossibilitati a partecipare al gioco globale, tranne nel caso che non giochino fuori dal confine italiano, visto che la normativa non è chiara a riguardo e potrebbe aprire le porte ad aggiramenti giuridici.


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