La Commissione Europea ha appena ricevuto da parte dell’Autorità italiana gaming un progetto di decreto che definirà nuove regolamentazioni inerenti le licenze sul territorio italiano per i giochi a distanza. La Commissione Europea ha tempo fino il 15 ottobre 2010 per rivedere e contestare il decreto, che se non incontrerà opposizioni sarà poi approvato in tempi brevi.
Il decreto viene caldeggiato dalla maggior parte degli operatori italiani che vedono nella limitazione dei punti di commercializzazione e l’eliminazione dei totem, un efficace strumento contro l’illegalità.
I punti principali:
- Il decreto prevede l’assegnazione di 200 licenze aggiuntive per il gioco online;
- Non é richiesta la sede legale sul territorio italiano ma solo in uno degli stati UE. Saranno quindi solo gli operatori a dover pagare le tasse in Italia, permettendo alle società di mantenere i benefici fiscali delle sedi legali.
- I “totem” saranno completamente vietati.
- I Punti di commercializzazioni non potranno essere soggetti a regolamentazione.
- Adozione delle “carte di servizi” per una migliore trasparenza nel settore.